La Governance della scuola: quale futuro per la professione docente?

5 Ottobre 2012: giornata mondiale dell' Insegnante. Roma, convegno nazionale della Gilda degli Insegnanti


27 Settembre 2012 | di Redazione Centro Studi Gilda

La Governance della scuola:  quale futuro per la professione docente? In occasione della Giornata mondiale dell'Insegnante il Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti e l'Associazione Docenti Art. 33 invitano gli insegnanti, la società civile e il mondo politico a riflettere e a confrontarsi sul tema della ''Governance della scuola'' alla luce di una nuova realtà politica, economica e sociale che investe direttamente la funzione dell'istruzione, la sua natura e ''il futuro della professione docente''.

L' introduzione dell'Autonomia delle scuole (art.21 della legge 59/1997, DPR 275/1999 e Riforma costituzionale del 2001) ha avviato e consolidato un' importante -non necessariamente valida- novità e hanno precisato (e non potevano fare altrimenti) che, in questo processo, restano in capo allo Stato alcune importanti prerogative, coerenti con un dettato costituzionale che non è mutato e per ora non è mutabile essendo inserito nel Titolo I della Costituzione. Ciononostante la proposta di Legge (prima firmataria Aprea) Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali, all'esame delle competenti Commissioni parlamentari, interpreta l'autonomia delle scuola in senso assoluto e fortemente neo-liberista. Infatti occupandosi di un ipotetico benessere degli utenti non della qualità dell'istruzione e trattando il tema della revisione degli organi collegiali della scuola, introduce una lettura assoluta (in senso letterale, sciolta da ogni legame) dell'autonomia scolastica modificandola in senso accentuatamente localistico e quindi incidendo sulla concezione costituzionale della scuola come Istituzione pubblica, che risponde all'interesse generale.

La Gilda degli Insegnanti e l'Associazione Docenti Art. 33 ritengono vitale per la promozione della funzione istituzionale della scuola contrastare sul piano culturale e politico le logiche dell'aziendalizzazione e della privatizzazione dell'istruzione, che hanno come corollario indispensabile la marginalizzazione della professione docente e la sua impiegatizzazione.

Per questo sottopongono alla discussione i due modelli antitetici di Governance attualmente in campo: quello gerarchico-aziendale della proposta di legge Aprea e quello a rete, nel quale si auspica il rafforzamento del potere del Collegio dei docenti con, ad esempio, la figura del coordinatore della didattica elettivo.

L'obiettivo del Convegno, nel contesto della Giornata mondiale dell'insegnante, è quello di favorire il dibattito e l'analisi argomentata dei diversi modelli, affinchè il confronto costruttivo consenta di individuare le soluzioni condivise di Governance che permettano di promuovere e valorizzare la professione docente del futuro.
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La Governance della scuola; quale futuro per la professione docente?
Centro Congressi Cavour - ROMA - Via Cavour, 50/A - Ore10.00-13.30

Programma
Presentazione e introduzione a cura del Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti.


Intervengono:
Sergio Auriemma
Viceprocuratore generale della Corte dei Conti
Regolazione normativa e ''Governance'' per l'istruzione.
Renza Bertuzzi
Direttrice del mensile della Gilda degli Insegnanti Professione docente
Autonomia assoluta nel mito del territorio: insegnanti e stato secondari.
Fabrizio Reberschegg
Presidente dell'Associazione Docenti Art. 33 e membro del Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti.
La Governance delle scuole in Europa: il ruolo dei docenti.
Giancarlo Cerini
Ispettore MIUR
Le prospettive per la valorizzazione della professione docente.
Rino Di Meglio
Coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams.
Le proposte della Gilda degli Insegnanti per la Governance delle scuole

Dibattito
Sono stati invitati gli onorevoli Manuela Ghizzoni (Presidente), Pierfelice Zazzera e Paola Frassinetti (Vicepresidenti), Luisa Capitanio Santolini e Erica Rivolta (Segretari) della VII commissione cultura della Camera dei Deputati.



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