Sintesi della testimonianza dell'ITP Anna Rita Allegrini in servizio presso l'I.T.C.G. ''Carlo Matteucci'' di Roma, con completamento di cattedra presso l'I.I.S. ''Leopoldo Pirelli''
01 Dicembre 2013 | di Anna Rita Allegrini
Sono una ITP della classe di concorso C300 ''Laboratorio di Informatica Gestionale'' fiera della mia professione, che ormai esercito da quasi 27 anni! Ho scelto con convinzionequesta attività lasciando un impiego in qualità di ''Impiegato di Concetto'' inquadrato al 7° livello, presso il Ministero del Tesoro (quindi superiore all'inquadramento attuale che mi vede al 6° livello).
Ho fatto questa scelta perchè ero affascinata da questa professione, ritenevo fosse più in linea con le mie attitudini e con il grande desiderio che ho sempre avuto di ampliare le mie conoscenze nel mondo dell'informatica.
Ho svolto con entusiasmo ed anche con grande impegno la mia attività ed ho sempre cercato di arricchire le mie conoscenze e competenze professionali con lo studio, la ricerca e la sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento per le attività pratiche. Mi è stato possibile tutto questo perchè l'Informatica Gestionale ha un campo di applicazione veramente vasto!
I ragazzi realizzavano progetti molto qualificati: procedure contabili, analisi e interpretazione di bilanci, conteggio della Busta Paga, Dichiarazioni dei Redditi, C/C bancario, e poi sviluppo di Database, Siti Web e programmazione per il Web, fino alle problematiche dell'E-commerce e della pubblicità in rete.
I ragazzi tornavano a salutarmi riconoscenti ed affermavano che quello che avevano imparato a scuola era servito loro per superare un colloquio, oppure per capire meglio le esercitazioni proposte all'Università.
La mia scuola, l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri ''Carlo Matteucci'' di Roma, ha investito molto sulle competenze informatiche dei nostri diplomati. Siamo stati tra i primi ad avviare il Test Center per l'ECDL, poi siamo diventati Accademia Cisco per le certificazioni informatiche, in seguito abbiamo attivato percorsi per il Web Design e lo sviluppo di Siti web dinamici ed infine lo scorso anno abbiamo avviato la certificazione Aica Eucip per le competenze informatiche in lingua inglese e molto altro ancora, oltre all'insegnamento curricolare per i Ragionieri programmatori, percorso molto ricco di attività pratiche legate alla conoscenza dei linguaggi di programmazione.
Tutte queste attività mi hanno vista protagonista, organizzatrice e corresponsabile nelle ore di insegnamento in classe e anche nell'attuazione dei progetti.
Mi occupo da 9 anni del sito web della scuola che ho creato e gestito sempre con grande autonomia. Ho avuto la possibilità di conseguire una ulteriore abilitazione nelle classi di concorso A076 e A075.
Insomma tutte le mie attività e le mie energie sono state finalizzate ad acquisire competenze che mi rendessero capace di formare delle figure professionali in grado di affacciarsi con dignità nel mercato del lavoro.
Improvvisamente, continuare ad occuparmi di tutte queste attività non sarà più possibile per me, sto per diventare DOP ed avrò un futuro come supplente a tempo pieno, in chissà quante e quali scuole!
Quello che sta accadendo a me avviene anche a moltissimi colleghi ITP che si trovano nella mia stessa situazione e stanno assistendo alla progressiva ed inesorabile distruzione della loro cattedra, a causa del drastico taglio del monte ore delle attività di laboratorio, che andrà a pieno regime il prossimo anno scolastico. Non è servito a nulla se, proprio noi, abbiamo cercato di darci da fare il più possibile in veste di funzione strumentale, collaboratore, nelle commissioni, ecc. per aiutare la nostra scuola a migliorare la propria immagine sul territorio e ad incrementare le iscrizioni, ora veniamo di fatto allontanati dalla scuola per presunte motivazioni inerenti il risparmio di fondi, ma la qualità dell'insegnamento non interessa più nessuno?
Come si può credere che un unico insegnante ''teorico'' sia in grado di svolgere in modo efficace il programma di teoria, predisporre e correggere le prove scritte ed anche progettare e realizzare le prove e le verifiche in laboratorio, con classi composte mediamente da 25/28 alunni, considerando inoltre che, purtroppo, gli istituti tecnici e professionali in questo momento sono frequentati da alunni ''non sempre motivati'' e considerato, infine, che le problematiche legate ai BES ed alle personalità sempre più complesse dei nostri adolescenti rendono sempre più impegnativo condurre il dialogo educativo?
Infine, parlando di sprechi, potremmo far notare che, visto che l'Amministrazione ha impiegato delle risorse per formarci e qualificarci, ci ha consentito di frequentare corsi di aggiornamento per le nostre discipline, ognuno di noi ha conseguito numerose certificazioni ed ottenuto attestati legati alle competenze tecniche, specifiche delle materie insegnate, accantonarci senza mettere a profitto l'investimento fatto su di noi, questo sì, sarebbe un vero spreco di risorse pubbliche!
Mi si dirà che, in un momento di crisi, non si può essere troppo esigenti se comunque si ha uno stipendio fisso, ma questo discorso non può essere accettato nel nostro caso, considerando che noi continueremo comunque (almeno per adesso) a percepire una retribuzione, senza poter esercitare l'insegnamento della nostra disciplina.
Perchè non si vuole riconoscere che, dopo oltre 20/25 anni di insegnamento in compresenza, ormai ognuno di noi ha acquisito conoscenze, competenze ed esperienza che potrebbero tranquillamente essere utilizzate, con buoni risultati, anche in altri percorsi scolastici? Oppure dobbiamo continuare a scontare le conseguente derivanti dal nostro ''peccato originale'', cioè la mancanza del titolo di laurea, fino alla fine dei nostri giorni, pur essendo stati assunti come docenti proprio grazie al nostro diploma? I diritti acquisiti per noi non valgono?
Sono anni ormai che ascoltiamo minacce nei confronti della nostra figura, che ci stanno distruggendo psicologicamente ... ci costringono ad accettare qualsiasi richiesta (anche quella di transitare sul sostegno, dopo 27 anni di insegnamento e formazione sul campo della nostra specializzazione, con annesse certificazioni, del tutto ignorate).
È arrivato il momento di riconsiderare la figura professionale dell'ITP, troppo spesso accantonati, quindi demotivati e per questo strumentalmente bollati come ''lavativi''. Piuttosto l'Amministrazione mettesse in condizione di lavorare in modo dignitoso gli ITP!
È stato eliminato il voto del pratico in pagella (con il voto unico per ogni materia dallo scorso anno); per far valere il nostro giudizio sugli alunni dobbiamo ricorrere ad estenuanti trattative con tutti i colleghi ''teorici'' con i quali siamo in compresenza (e con questo orario spezzettato ognuno di noi ha anche 8/10 diversi colleghi), per poi sentirci dire che quell'alunno che, ad esempio, per noi è un fenomeno, è del tutto insufficiente negli aspetti teorici e quindi il nostro voto non può essere preso in considerazione.
A proposito della novità del registro elettronico, molto spesso non siamo inseriti nell'elenco dei docenti, quindi dobbiamo subire una discriminazione ed essere umiliati davanti ai nostri alunni, dato che le famiglie non trovano il nostro nome consultando on-line il registro elettronico.
Non abbiamo alcuna prospettiva futura nel mondo della scuola, non abbiamo strumenti per far valere il nostro giudizio sugli alunni, abbiamo cattedre del tutto spezzate e conseguentemente il nostro operato si disperde nel tempo (con 1 ora o 2 a settimana per classe non si riesce a portare avanti in modo adeguato un discorso didattico complesso, come richiesto talvolta dalle esercitazioni di laboratorio), non abbiamo la possibilità di programmare il nostro intervento didattico ma, da sempre, necessariamente dobbiamo sottostare alla programmazione dei colleghi 'teorici', in compenso abbiamo tutti gli oneri dei docenti, se non ''sappiamo tenere'' gli alunni siamo soggetti a lettere di richiamo e a provvedimenti disciplinari nei nostri confronti!
Sfido chiunque a lavorare con entusiasmo in queste condizioni! In questa situazione diventa sempre più difficile per noi trovare le energie per riuscire ad andare avanti ...
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