Elezioni rsu 2015

La Gilda degli Insegnanti migliora il proprio risultato rispetto alle precedenti elezioni sia in termini di voti assoluti sia in termini percentuali. Un ringraziamento a quanti si sono spesi per questo risultato


01 Maggio 2015 | di Gianluigi Dotti

Elezioni rsu 2015 Il 3, 4, e 5 marzo 2015 si sono tenute in tutte le scuole d'Italia le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), che oltre ad eleggere i rappresentanti sindacali di ogni scuola, titolati a partecipare alla contrattazione d'istituto, servono a misurare la rappresentatività delle diverse sigle sindacali a livello nazionale.
 
Queste sistema è stato introdotto nel 2000 e l'obiettivo, neppure tanto nascosto, era quello di “semplificare” le relazioni sindacali a livello nazionale, eliminando tutte quei sindacati che non avessero raggiunto il 5% del personale scolastico (media tra iscritti e voti RSU). In particolare quelle organizzazioni che, come la Gilda degli Insegnanti, rappresentavano solamente una parte del personale scolastico, i docenti.
 
Dai primi dati disponibili di questa tornata elettorale del 2015 emerge la grande partecipazione di docenti e non-docenti a queste elezioni, con oltre l'80% dei votanti; questo è un dato molto significativo e ancora più apprezzabile in un momento nel quale la partecipazione alla vita politica, e alle elezioni in particolare, da parte dei cittadini è molto bassa, oramai in più occasioni sotto la soglia del 50%, a causa della profonda sfiducia degli elettori di fronte ai privilegi della “casta”.
 
Proprio per questo, l'ampia partecipazione dei docenti e dei non-docenti alle elezioni delle RSU dovrebbe far riflettere anche i nostri politici, compresi ministro e primo ministro, che in più occasioni hanno messo in dubbio la rappresentatività delle OOSS, cercando di delegittimarle rivolgendosi direttamente al personale scolastico (si veda la consultazione sul progetto #labuonascuola e “l'allergia governativa-ministeriale” verso la contrattazione collettiva).
 
Sempre dai primi dati disponibili risulta che le OOSS che hanno conseguito il quorum del 5%, oltre alla Gilda degli Insegnanti, che si presentava con le liste GILDA-UNAMS, siano la Flc-Cgil, la Cisl-Scuola, la Uil-Scuola e lo Snals.
 
Da un confronto con i dati del 2012 risulta che alcune OOSS perdono consensi rispetto alla precedente tornata elettorale, mentre altre mantengono a fatica le posizioni in termini percentuali, ma flettono in voti assoluti.
 
La Gilda degli Insegnanti invece migliora il proprio risultato rispetto alle precedenti elezioni sia in termini di voti assoluti sia in termini percentuali.
 
Nessun'altra nuova o vecchia Organizzazione sindacale, nonostante il forte investimento di risorse e il dispiegamento di propaganda da parte di alcune di queste, ha raggiunto il quorum fermandosi a circa la metà di quel 5% indispensabile alla rappresentatività.
 
Queste Organizzazioni quindi non potranno accedere alle prerogative sindacali (assemblee in orario di servizio, tavoli di contrattazione, ecc.) che sono in capo alle OOSS rappresentative.
 
Il buon risultato della Gilda degli Insegnanti è il frutto della peculiarità della nostra Organizzazione sindacale, infatti la Gilda degli Insegnanti nasce per promuovere il protagonismo dei docenti che non vogliono delegare ad altri la rappresentanza, proprio per questo tra i nostri quadri e dirigenti, anche a livello nazionale, molti sono ancora in classe e nelle scuole (al massimo godono di un part-time per svolgere le attività sindacali) e quindi conoscono a fondo le problematiche in continua evoluzione dell'insegnamento.
 
Legittimazione a rappresentare i docenti che la Gilda degli Insegnanti non solo conferma, centrando l'obiettivo della rappresentatività, ma che addirittura migliora, avanzando sia per numero di iscritti, sia per numero di liste presentate e per voti ottenuti (come risulta dalle tabelle circa il 25% in più delle scorse elezioni del 2012). Risultato per nulla scontato anche in rapporto alla diminuzione del numero dei docenti di questi ultimi anni a causa dei tagli operati dai diversi Governi.
 
In quasi tutte le province della penisola, grazie alla disponibilità dei docenti iscritti, la Gilda degli Insegnanti ha presentato le liste coprendo il 50% delle scuole. Che le liste della Gilda degli Insegnanti abbiano avuto un grande successo tra i docenti lo testimonia anche la media di voti per lista che è molto alta. In molte province i voti conseguiti dalle liste della Gilda degli insegnanti è risultato il doppio e oltre rispetto al numero degli iscritti, in molte scuole la nostra lista ha superato il 50% dei consensi e siamo risultati il primo sindacato, eleggendo due/tre rsu su tre. In alcune province siamo risultati il primo sindacato.
 
Decisivi per il successo elettorale anche le sinergie tra gli ottimi servizi sindacali offerti agli iscritti nelle province e le attività di approfondimento culturale delle problematiche della scuola e della professione docente (che qualifica gli interventi della nostra Associazione nelle assemblee, nei convegni e negli incontri realizzati nelle scuole), la collaborazione tra il livello nazionale e i nostri dirigenti provinciali, la coerenza delle nostre proposte, tra le quali la richiesta di un'area contrattuale separata della docenza.
 
Infine, come ricordato da Rino Di Meglio nell'editoriale di Professione docente di maggio, un ringraziamento a tutti coloro che hanno votato per la Gilda degli Insegnanti e a tutti coloro che in questi mesi si sono spesi per questo risultato.
 
 


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